giovedì 4 agosto 2011

"Quale Libro Non Avete Mai Finito di Leggere?"

Confessateci quale scrittore avete piantato in asso, quale romanzo non avete mai terminato, quale bestseller avete chiuso perché annoiati o disgustati, intristiti oppure perplessi...

A quanti di noi è capitato di non riuscire a terminare la lettura di un romanzo famoso, classico o contemporaneo? Sull’argomento abbiamo provato a sondare dieci personalità del mondo della cultura, del giornalismo e dello spettacolo: Eva Cantarella, Philippe Daverio, Giulio Ferroni, Massimo Fini, Milena Gabanelli, Giulio Giorello, Diego Marani, Edoardo Nesi, Aldo Nove e Ottavia Piccolo. Le loro risposte nelle pagine centrali di “Saturno”, in edicola oggi, venerdì 29 luglio: lʼultimo numero prima della pausa estiva (“Saturno” tornerà in edicola venerdì 2 settembre).

Tra gli autori “dimezzati” spiccano giganti come Alessandro Manzoni, Alexandre Dumas, Robert Musil, Lev Tolstoj e Louis-Ferdinand Céline. Ma anche scrittori viventi e bestseller pluripremiati come Jonathan Littell, Paolo Giordano, Jonathan Franzen e Umberto Eco.

Adesso la parola passa a lettrici e lettori di “Saturno” e del “Fatto Quotidiano”. Da oggi potete partecipare al nostro gioco dellʼestate, intervenendo con i vostri commenti e suggerimenti di libri interrotti: quale scrittore avete piantato in asso? Quale romanzo avete chiuso prima di arrivare alla fine? Perché avete smesso di leggerlo?

Nel primo numero di “Saturno” dopo la pausa estiva, in edicola il 2 settembre, troverete pubblicata la lista aggiornata dei “libri interrotti” con i suggerimenti dei lettori.

Buone vacanze da “Saturno”!

COMMENTI

Antonio Angarola
lo zahir- paulo coelho
a suo tempo l’ho interrotto perchè mi risultava noioso, meno coinvolgente rispetto ai precedenti romanzi………mi sono ripromessa di riprenderlo!!!!!!nulla va lasciato a metà

Stefania B.
Con grande rammarico ho interrotto (tentando più volte di riprenderli, senza altro risultato se non una nuova interruzione) i due capolavori di Celine: Morte a credito e Viaggio al termine della notte. E la cosa peggiore è che non so neanche il perché…

Rob Pupsik
Ho interrotto e non ho alcuna intenzione di leggere in futuro “Salambò” di Flaubert e “Dona Flor e i suoi due mariti” di Amado. Grazie ad Amado ed al pesantissimo Guimaraes Rosa ho deciso di evitare in futuro la letteratura sudamericana, peccato!
A suo tempo ho interrotto, ma poi fortunatamente ripreso con interesse e piacere “Le Bostoniane” di James.
Ho recentemente interrotto ma di sicuro riprenderò “I demoni” di Dostojevskij.

carip
“Se una notte d’ inverno un viaggiatore…” da allora I. Calvino è stato radiato dalla categoria scrittori e dalle mie letture.

max
Non c’è niente da fare, siamo bestiole strane, un metaromanzo, anzi il metaromanzo di Calvino, indicato come libro illeggibile, un capolavoro d’avanguardia con autoreferenzialità spinta, ovvero il post moderno che emerge, e carip non lo legge, non c’è niente da fare, capisco e m’adeguo, mi spiace tanto per te e la cattiva pubblicità che hai fatto a Calvino quanto a quest’opera omnia.

anna.fandy
Anche io non sono riuscita a finire “Cent’anni di solitudine”. Inoltre avevo iniziato “Il maestro e Margherita”: non son mai riuscita a finirlo perchè l’ho trovato noioso. Ho iniziato da poco a leggere “La classe” di Erich Segal ma lo restituirò a breve senza finirlo alla biblioteca dove l’ho preso in prestito: è scritto bene e non in maniera pesante ma non è assolutamente il genere di libri che mi piace e che mi appassiona. Alla lista aggiungo “Isole nella corrente” di Hemingway: troppo cinico e si perde troppo a descrivere nel minimo dettaglio (secondo me spesso inutilmente) ciò che accade ai personaggi.

Mario Monti
E’ possibile che tutti siano riusciti a finire “La montagna incantata” di T.Mann? Comunque mi sono promesso che entro fine dell’anno ci riproverò….

max
Mai letto… per saperti dire se lo leggerei devo prima assaggiarlo in libreria, se non mi piace l’assaggio io non li compro i libri che non superano quel test=non li leggo.

ANARCA
daccordo con max....forse è il motivo per cui non ne ho finiti solo due!!

mau51
Ti consiglio di riprovarci. Per quel che mi riguarda la lettura della Montagna Incantata ha rappresentato una delle avventure più importanti.

gianmix
ahime’, non so perche’ ma ho cominciato un tre o quattro volte “cent’anni di solitudine” del colombiano Gabriel G. Marquez e non son mai riuscito a finirlo, eppure mi piaceva, ma poi verso la fine ho sempre lasciato, senza volere…Marquez rimane un grande.

max
una palla mostruosa quel libro…. l’unico che ho letto di lui, 1 così basta e avanza

Bruno Teghille
Mi sembra impossibile che dopo centinaia di commenti nessuno abbia menzionato gli inutilissimi, recenti romanzi pseudostorici di Giampaolo Pansa. Provvedo immediatamente pur riconoscendo che sono comunque giunto alla fine di due di essi, ma questo è un mio demerito perchè, pur sapendo che vi sono sicuramente altri libri meravigliosi da leggere, quando inizio un libro lo leggo in ogni caso.
Sconsiglio comunque questo approccio perchè porta inevitabilmente ad escludere titoli e autori senza tentarne una conoscenza diretta, accontentandosi di recensioni lette sui quotidiani o pareri di amici.

Cristian Palmas
Forse perché la maggior parte degli utenti che hanno commentato, fanno esattamente come me: mi guardo bene dal leggere Pansa.

max
sì sì (peccato che non c’è l’emoticon che fa sì sì con la testina e le corna rivolte verso l’alto).

PeaceFrog
Tanti, tanti tioli e senza alcuna remora!!!
Ultimamente ho piantato li “The cider house rules” di John Irving, uno dei miei autori preferiti in assoluto, che leggo volentieri in originale…ahò quando un libro è palloso è palloso….
Concordo con Daniel Pennac che anni fa scriveva dei diritti dei lettori, tra cui spiccavano il diritto a non finire un libro e il diritto a “saltare”….da allora non mi sento più in colpa se abbandono un libro!!!
Va anche detto che ultimamente trovo INTOLLERABILI gli errori di grammatica e sintassi nei libri tradotti (uno stupro vero e proprio ai danni del povero autore) e devo dire che spesso è anche quello che mi ha fatto abbandonare varie letture

Marcello Cimino
Può sembrare strano, ma l’unico libro che non ho finito di leggere, pur avendolo iniziato in tempi non sospetti, quando cioè era appena uscito e ancora nessuno l’aveva letto, è GOMORRA. Al di là dell’impegno sociale e del valore morale del libro, asoslutamente indiscutibili, l’ho trovato noioso, mal scritto, incapace di emozionarmi, esattamente come il film che ne hanno tratto. Ho grandissima stima di Saviano come giornalista, e leggo regolarmente i suoi articoli su Repubblica e l’Espresso. Non credo che abbia il respiro del romanziere.

Cristian Palmas
Accidenti, posso capire che uno abbandoni Gomorra per la durezza dell’argomento, per la rabbia che suscitano i fatti narrati o anche per la densità di argomenti trattati che possono fiaccare la più ferrea volontà, ma affermare che sia anche scritto male… La capacità di sintesi dimostrata da Saviano dovrebbe essere presa come esempio nelle scuole.
Poi, va be’, de gustibus non disputandum.
Per quanto mi riguarda, aggiungo un titolo che non avevo citato tra le mie letture interrotte: Il libro nero del comunismo. Un mattone che fin dall’inizio partiva con un elenco di fatti e documenti manipolati per dimostrare la tesi secondo la quale, siccome l’applicazione del comunismo primordiale è sempre sfociato in dittature, allora i suoi principi sono abominevoli.

michelangelo1
Hai ragione, è come mettere sullo stesso piano gli insegnamenti di Gesù di Nazareth con la sanguinaria inquisizione cattolica e non

x-15
Mi vergono!
“La Divina Commedia” (che Benigni abbia pietà di me)!?
“I Promessi Sposi” “Iliade/Odissea”"Il Gattopardo”"Ulisse”
“Il Capitale” “Mein Kampf” “Il bel Antonio” “Guerra e Pace” “Dr.Zivago” “Il nome della Rosa”…Ma ho Letto 2 volte “Il Pendolo di Foucoult” in italiano 1 volta in tedesco e 2 volte “Il Cimitero di Praga”. Ed infine quello che non riuscirò mai ha leggere ….è “Il Giornale”

yasee
“Fuori da un evidente destino”, il terzo di Faletti. Ho letto i primi due, ma dalle prime pagine del terzo in poi, niente più. Ne ha scritti altri due, ho saputo.

mau51
sono d’accordo; quello di Faletti è un successo editoriale, a mio giudizio, ingiustificato



http://www.ilfattoquotidiano.it/

Oh, my God! L'idea del "libro interrotto" mi gira in testa da sempre. Quando è capitato, ho sempre sentito un orrido senso di colpa, da lettrice onnivora e colma di sacro rispetto per la parola scritta. Ma i commenti mi hanno ucciso. Ho preso una paginata a caso, ne ho saltati due o tre solo perché repliche di quelli che trovano indigeribile G.G.Marquez! Io lo amo, lo venero, invidio perdutamente la sua fantasia e la capacità di assimilare e di far riemergere dal suo vissuto, dalla sua terra,  storie, leggende, simboli, aneddoti fantastici per poi renderli suoi, in un racconto infinito e circolare. Realismo magico è un'espressione coniata su di lui e per lui. Gli altri che si sono accodati come il paguro Bernardo sono zero.

Mab


"La Lettrice" di Faruffini