mercoledì 27 agosto 2014

Nicole (Dogs Never Bite Me. Just Humans. - Marilyn Monroe)




Si era fatta chiamare Nicole, era il nome che aveva scelto per rivendicare la sua indole femminile, ma era nata con le fattezze di un uomo e con i vestiti di un uomo è stata sepolta. È accaduto ad Avenza, nei pressi di Massa Carrara. Nicole è morta a 36 anni dopo una lunga malattia, da vent’anni era transessuale, eppure i genitori non hanno resistito al desiderio di ricondurla nell’immagine che conservavano in cuore, quella di un bambino, il figlio che hanno amato senza mai riuscire ad accettare le sue scelte di adulto. Una debolezza comprensibile - nella vita vera i costumi sociali cambiano meno rapidamente che nelle fiction televisive - ma certo è stato un duro colpo per le amiche e gli amici di Nicole vederla nella bara in giacca e cravatta, privata della sua identità, questa volta sì travestita. E sarebbe stato ancora più duro per Nicole, che da ragazza avrà lottato come tutti i transessuali per affermare se stessa, trovarsi addosso, e per sempre, i panni di un uomo. icole era ciò che aveva deciso di essere Come se il suo fosse stato uno sbaglio e quello di adesso un ravvedimento estremo.
Ma Nicole era ciò che aveva deciso di essere, perché al di là delle apparenze non è la natura a stabilire chi siamo: è il nostro percorso sulla terra, il nostro modo di stare in mezzo agli altri, la nostra vocazione. Come ogni altro essere umano, anch’io ho una conformazione anatomica e dei tratti somatici dettati dalla genetica, ma non sono mai solo il mio corpo, io sono essenzialmente i miei atti, le mie parole, i miei gesti, i miei comportamenti, le mie maschere, tutto ciò che produco nel contesto sociale, ovvero ciò attraverso cui gli altri mi riconoscono. Se ha un senso l’esortazione di Nietzsche "Diventa ciò che sei" ce l’ha nel senso che già le dava Pindaro: "Diventa ciò che hai appreso di essere".
A differenza degli altri animali, la persona non trova già determinata la propria identità, ma la scopre nella relazione col mondo, facendone esperienza - un’esperienza intima quanto più condivisa - e al contempo affermandola. Non si possono certo biasimare le madri e i padri che affrontano il dolore idealizzando l’album dei ricordi, ma il loro amore sarà davvero compiuto quando accetteranno la separazione, l’autonomia, le volontà di chi hanno cresciuto.

Di Mauro Covacich
www.corriere.it

L'Associazione consultorio transgenere, Mit (Movimento Identita' Transessuale), Associazione Mondo Arcobaleno, Lgbt scrivono:
"Essere trans le ha dato quella dignità che sentiva essere sua. Per tutti era Nicole, la sua semplicità e il suo sorriso davano consiglio a chi non aveva ancora intrapreso il percorso. La famiglia, da sempre al corrente, non è stata in grado nemmeno nel momento doloroso del trapasso di rispettarla per quello che era, per quello che da sempre attraverso il suo modo di vivere, di riconoscere che il suo essere coerentemente donna giorno per giorno non era legato a un capriccio ma era più grande di lei e apparteneva al suo genere. Sentirsi imprigionata in un corpo che non ti appartiene è da sempre una battaglia che le persone transessuali vivono da subito. Lo stigma sociale che spesso le porta a vivere ai margini della società per Nicole non è stato certo più semplice, ma era riuscita attraverso la sua determinazione a imporsi. A nulla è valso! La famiglia era certamente al corrente del suo percorso. All'età di 37 anni lei viveva la sua identità di genere alla luce del sole. Il suo essere donna non era certo un capriccio ma una priorità da sempre. Siamo mortificati, delusi, imbarazzati nel venire a conoscenza che nemmeno da morti venga rispettata la nostra volontà. Vedere Nicole vestita da uomo nella triste bara con la giacca e la cravatta che la porteranno verso un'altra vita ci rammarica fortemente. Siamo certi che verrà ripagata della sofferenza e del martirio che a causa della colpa e dell'ignoranza siamo costrette a vivere in quanto persone transessuali. Riteniamo questo atto una mancanza di rispetto ed un insulto alla sua intelligenza, certi del fatto che se giustizia esiste le sarà resa".


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