domenica 18 settembre 2016

Being Human, Quando Aidan Turner era il Vampiro Mitchell e gli Odiosi Romelza Erano Lontani

La BBC sta trasmettendo con grande successo la seconda stagione di "Poldark", serie televisiva tratta dalla saga di Winston Graham (dodici tomi) ambientata sul finire del diciottesimo secolo - Poldark è un reduce britannico della Guerra di Indipendenza Americana - pubblicata negli anni '40 del secolo scorso. Viene presentato nelle recensioni come "romanzo storico". Chiariamo: il romanzo storico è un'altra cosa. Trattasi di una saga d'amore e di avventure già editata in Italia in passato come romanzo rosa (giustamente). Il fatto che le vicende di Ross Poldark siano ambientate a fine Settecento è del tutto incidentale. Va preso per ciò che è: un romanzone popolare, a tratti verosimile, mai realistico. E' una fiaba letteraria, con buoni-buoni e cattivi-cattivi, con una delle Cenerentole più inverosimili mai descritta, e la bellissima ma calcolatrice antagonista. Il prodotto televisivo è all'altezza della professionalità, della bravura, del buon gusto di chi scrive, produce e dirige la fiction britannica. Una garanzia. Quanto ai contenuti, se la saga è una lunga fiaba popolare, la serie televisiva è la fiaba della fiaba, ancor meno realistica del testo scritto. Un Settecento che non esiste se non nei meravigliosi dettagli, un gentleman britannico dai comportamenti impensabili per l'epoca in cui viene disegnato. Il tutto con quel bonario conservatorismo misto a infausti innesti di "modernità" che dovrebbe rendere il prodotto gradevole e comprensibile ai più.
Protagonista è Aidan Turner, indimenticato protagonista del bellissimo, ironico, intelligente Being Human, una perla, un piccolo gioiello con la solita pecca del forzato protrarsi della serie. Un paio di stagioni e sarebbe stato perfetto. Certamente, Poldark rappresenta perTurner un notevole passo avanti verso un successo popolare su più larga scala, ma è un bel tonfo rispetto alla brillantezza, all'intelligenza e al contenuto artistico di Being Human.  E il fatto che risulti più vero, reale e realistico, più umano nei panni (sdruciti) del vampiro Mitchell che nei romantici mantelloni gonfiati dal vento della Cornovaglia di Poldark la dice lunga sul valore delle due serie e sul rimpianto per il Turner che fu. Quanto alla stupidera dei fan che seguono solo e soltanto le - ehm - dinamiche di coppia senza farsi una domanda intelligente che è una, tranne raccomandare "Niente spoiler, per carità".... Facessero l'ennesima riduzione televisiva de I Promessi Sposi, mi sa che urlerebbero ugualmente "No spoiler!" e cinguetterebbero sulla bellezza della coppia Renzucia.
Consoliamoci con un amarcord di Mitchell ed Annie, che, per essere un Vampiro e un Fantasma, sembrano tanto ma tanto più veri e simpatici dei... Romelza (Puah!).


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